Sono nato in Libano nel 1965, e sono arrivato in Italia per motivi di studio. Mi sono laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università La Sapienza di Roma e poi specializzato in Patologia Clinica presso l’Università di Chieti. Per quindici anni mi sono dedicato al sociale come assistente agli anziani soli, prestando loro cure come amico e come medico. Nel 2002 mi sono avvicinato al partito L’Italia dei Valori, di cui condivido pienamente gli obiettivi e le lotte. Sono fermamente convinto che il politico deve gestire e risolvere i problemi dei cittadini. Le cose possono e devono cambiare in meglio, e cerco di portare avanti le mie battaglie con passione e determinazione, con impegno sincero e quotidiano, senza arrendermi di fronte agli scogli di mentalità e grettezza di certa politica. Dalla mia prima nomina politica, nel 2006, ho vinto numerose battaglie, tra le quali: la creazione del fondo “emergenza abitativa” volto ai casi socialmente disagiati, l’abbattimento dell’ICI dal 7 per mille all’1 per mille per i contratti a canone concordato, la lotta alle barriere architettoniche, la politica di contenimento del canone d’affitto, la lotta contro gli abusivi nelle case popolari e, con la nomina ad Assessore all’Ecologia e all’Ambiente del Comune di Chieti, l’attivazione e la divulgazione della raccolta differenziata.

venerdì 17 ottobre 2008

Comunicato stampa

Chieti , 10 ottobre 2008

C O M U N I C A T O S T A M P A

L’Assessore all’Ecologia del Comune di Chieti, Bassam El Zohbi, ha rilasciato la seguente dichiarazione.

«Gli oli lubrificanti usati, provenienti dall’industria e dal settore motoristico, costituiscono una preziosa materia se opportunamente trattati e riciclati.

Una loro scorretta o non adeguata eliminazione provoca, invece, un grave danno di inquinamento per l’ambiente e per la salute dei cittadini visto che si tratta di prodotti altamente cancerogeni .

A tal proposito le disposizioni di legge in materia sono molto chiare, infatti è vietato:

qualsiasi scarico degli oli usati nelle acque interne di superficie, nelle acque sotterranee, nelle acque marine territoriali e nelle canalizzazioni;

qualsiasi deposito o scarico di oli usati che abbia effetti nocivi per il suolo, come pure qualsiasi scarico incontrollato di residui risultanti dal trattamento degli oli usati;

qualsiasi trattamento di oli usati che provochi un inquinamento dell’aria superiore al livello fissato dalle disposizioni vigenti.

Inoltre, la legge stabilisce che “è fatto divieto ai consumatori di procedere alla diretta eliminazione degli oli usati”.

Quindi, in caso di deposito e/o scarico di olii usati che abbiano effetti nocivi per il suolo o per le acque, le sanzioni previste sono l’arresto sino a due anni o un’ammenda da 2.560 a 10.330 Euro.

Invece, in barba alle leggi e senza alcun rispetto della salute pubblica, continua la criminosa abitudine da parte di qualcuno di abbandonare gli oli esausti quasi in mezzo alla strada.

Prova ne sia il fatto che , a seguito di una segnalazione del Corpo Provinciale delle Guardie Ecologiche Volontarie ( G.E.V.), nel corso di alcuni controlli sul territorio , unitamente ai tecnici della TEMA, ho personalmente rinvenuto, in tre zone differenti della Città di Chieti, due fusti da 180 kg di olio usato, aperti ed abbandonati sulla riva del fiume Pescara ed un altro bidone di circa 30 kg di olio industriale lasciato addirittura in mezzo alla strada, tra i rifiuti urbani .

Come Amministrazione Comunale da tempo abbiamo avviato una campagna di sensibilizzazione affinché i cittadini e le associazioni di categoria si mobilitino per segnalare ed eventualmente denunciare episodi di abbandono di rifiuti di ogni genere, trasformando tanti angoli di Chieti in vere e proprie discariche a cielo aperto.

Per quanto riguarda gli olii usati esiste da tempo un servizio completamente gratuito chiamando il numero verde del Consorzio Obbligatorio Olii Usati (C.O.O.U.): 800 863 048 oppure contattando direttamente il Responsabile di Zona per il ritiro, la “I.T.RO.FER” S.r.l. di Montesilvano , al numero 085 4682035 .

In questo modo, oltre a contribuire a ridurre l’inquinamento, non si rischiano le pesanti sanzioni previste dalla legge e, soprattutto, si salvaguardia la salute nostra e nei nostri figli »

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